MADRILENA : PRIVATE LABEL PER IL RILANCIO

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Anno di pubblicazione: 2015

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La Gazzetta di Carpi, 27.11.15

L’IMPRESA DEL PRESIDENTE DEL CARPI

Realizzare campionario e produzione in “private label” per marchi storici, rilevanti anche dal punto di vista nazionale, presso la sede della propria azienda. Questa ricetta può rappresentare una via per superare l’impasse in cui è sprofondato il settore del tessile abbigliamento carpigiano e una fonte di nuova linfa per le piccole e medie imprese del comparto, le più soggette alla stagnazione. Ne è una dimostrazione una delle ditte storiche del settore, Madrilena di via Minghetti, che da qualche anno ha iniziato l’attività di server per marchi prestigiosi. Alla guida dell’azienda, prossima a compiere i 30 anni di attività e che conta uno staff di 12 persone per una previsione di fatturato 2015 che sfiora i 6 milioni di euro, c’è la famiglia Caliumi: Claudio, noto anche come presidente del Carpi Calcio, insieme alla figlia Giulia si occupano dell’ambito commerciale, mentre la moglie di Claudio, Catia, e la figlia Martina si oc- cupano dello stile. «L’attività di server consiste nella realizzazione di campionario e produzione presso la nostra sede per marchi prestigiosi – spiega Claudio Caliumi – siamo committenti di brand importanti quali Miroglio, Sandro Ferrone e Pinko. Nei 1800 metri quadrati della nostra sede di via Minghetti abbiamo aperto un quartier generale che ci consente di creare eccellenza per questi grandi marchi made in Italy, con il vantaggio di costituire il cuore di una creazione completamente prodotta nel nostro Paese. Dal punto di vista concreto, abbiamo preso accordi commerciali con questi grandi marchi e mia moglie Catia e mia figlia Martina in collaborazione con gli stilisti referenti dei brand, trasformano le idee in realtà, occupandosi della parte modellistica e dello stile. Le aziende che ricercano i server hanno in mente soprattutto due qualità per potere affidare la produzione e la creazione dei modelli all’esterno: la serietà, affinchè il prodotto non venga copiato o dato ad altri. Ed è importante, inoltre, che l’azienda abbia una struttura consistente che possa fare sia da base per il campionario, sia da logistica. Ecco perché noi abbiamo potuto intraprendere con successo anche questa nuova strategia». E, come accennato, questa formula consente non soltanto di superare la crisi ma anche di incrementare il fatturato delle piccole medie imprese. «Abbiamo iniziato qualche anno fa ad attuare la formula server e il nostro fatturato è aumentato del 20 per cento da quando abbiamo sperimentato questa ricetta – conclude Caliumi – attualmente la strada del server occupa il 30 per cento del nostro core business, accanto al quale si pone un ulteriore 30 per cento dI vendite all’estero, in particolare in Europa, con il prodotto a marchio proprio “Madrilena” e la restante percentuale viene invece assorbita dalla grande distribuzione».

La Gazzetta di Carpi, 27.11.15 (Serena Arbizzi)