SONO i numeri a parlare: 49 aziende, oltre 9000 proposte moda per la prossima primavera/estate, 1325 metri quadrati di superficie espositiva e buyer provenienti da oltre 40 Paesi esteri. E oltre il 15 per cento in più di presenze tra visitatori e clienti rispetto allo scorso anno, già al primo giorno di esposizione. Moda Makers, l’evento fieristico creato dalle aziende del distretto tessile di Carpi con una formula innovativa che si fonda sulla collaborazione tra le imprese e che mira ad una valorizzazione collettiva del distretto e del suo saper fare, giunto alla sua terza edizione, ha fatto di nuovo centro. Dopo la presenza, martedì all’inaugurazione, dell’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna Palma Costi, ieri anche il vescovo Francesco Cavina ha fatto visita alla struttura di Piazzale Re Astolfo. Visita ‘a sorpresa’ molto gradita da tutti gli operatori: “Un grande onore avere qui il vescovo -esordisce Tamara Gualandi di Donne da Sogno-. Crediamo fortemente in questa manifestazione, a tal punto che non siamo più andati a Moda Prima a Firenze: è giusto essere fedeli al nostro territorio! Abbiamo confermato i clienti storici, ma si affacciano anche nuove prospettive: l’importante è ‘attivare’ la gente, fa bene a noi e più in generale al distretto, per far conoscere le potenzialità di Carpi e tutelare gli artigiani, i laboratori e incrementare la filiera che purtroppo sta soffrendo”. Niko Mecugni (Maglierie Ellegi) e Fabrizio e Daniele Stermieri (Paola Davoli) sono tra gli imprenditori promotori della nascita di Moda Makers: “Siamo molto soddisfatti -affermano-. Come ‘organizzatori’ il complimento più bello che ci hanno fatto è che sembra una fiera consolidata da tempo. Abbiamo cercato di ‘coccolare’ i clienti sotto ogni aspetto: trasporto, ospitalità, wifi interno, pranzo nella sala delle Vedute di Palazzo. Anche sotto il profilo ‘espositori’ siamo contenti: prima i clienti facevano ‘base’ a Firenze e magari venivano in ditta a Carpi. Ora la tendenza s’è invertita. Vogliamo diventare ‘imprescindibili'”. Più cauto Cesare De Paoli di Donatella De Paoli by Spruzzi: “E’ un momento molto duro per il settore. Lavoriamo soprattutto per l’Italia e stiamo cercando di spostarci anche all’estero, ma questo comporta investimenti. Sono tornati buyer incontrati all’edizione di Novembre: abbiamo seminato bene”. Agenti ma anche direttamente negozianti, come spiegano Rossano Razzoli e Paola Lusvardi di Antonella Razzoli: “E’ importante perché ci fa capire cosa davvero cerca il cliente. Il Made in Italy resta un elemento vincente”.
(Maria Silvia Cabri- IL RESTO DEL CARLINO 18-05-2017)