Moda, a Milano è di nuovo tempo di White. La rassegna internazionale progettata per valorizzare un brand-mix di tendenze giocato tra sperimentazione ed eccellenze hand made, torna ad animare quel Tortona fashion district che è sempre di più il centro nevralgico della moda di Milano.
Le 186 new entry di questa edizione sono il risultato di una ricerca incessante che genera ricambio, l’ ossigeno per una rassegna a misura di buyer. «In ogni edizione puntiamo a creare un turnover pari a più del 30% dei nostri espositori» spiega Francesca Cella, direttore generale e numero uno del team-stile di White. «Ecco perché non amiamo essere paragonati alle fiere di settore per le quali la continuità è un dato acquisito. White invece porta a Milano, in ogni sua edizione, un imponente numero di collezioni spesso inedite, attraverso le quali rinnova costantemente l’offerta. E’ un lavoro che ci impegna molto, ma che ha dato e darà i suoi frutti in termini di affluenza iper qualificata».
La vetrina outsider della moda donna in Italia torna, dunque, da protagonista nelle location di Tortona 27 (Superstudio Più), Tortona 35 (Hotel Nhow), e Tortona 54 (Area ex Ansaldo) e (18.500 i metri quadrati espositivi totali e 20mila i visitatori previsti) durante la settimana della moda milanese con le migliori proposte contemporary che su scala internazionale rappresentano la punta di diamante della ricerca. In un allestimento che ancora una volta stupirà piacevolmente i visitatori e gli amici di White. «Quando è nato il progetto White» afferma Massimiliano Bizzi, fondatore della rassegna di via Tortona «avevo ben chiaro un concetto fondamentale: fare un salone nuovo, diverso da tutti gli altri, che facesse della ricerca di nuovi brand il suo punto di forza per attirare in Italia i top retailer. In un momento così importante per Milano, la città dell’Expo, e per la moda, un settore sempre più trainante per l’economia italiana, avere la coscienza che White sia conosciuto e apprezzato come la più grande vetrina delle tendenze internazionali, mi riempie d’orgoglio».
L’ambiente raffinato votato al design è l’altra carta vincente di White. Tutti gli allestimenti sono progettati in house e realizzati da abili artigiani; per la prossima edizione gli interni della vetrina contemporary evocheranno le calde atmosfere d’antan dei salotti aristocratici, con specchiere alte tre metri che riflettono la luce e centinaia di tappeti vintage sparsi in un insieme oro e bordeaux. «Questo salone è uno degli eventi più innovativi della settimana della moda» – ha commentato l’assessore alla Moda e Design Cristina Tajani. «Un appuntamento ormai molto atteso dagli operatori che ha trovato sede in uno dei quartieri più dinamici della città, nello spazio ex-Ansaldo, col fine di valorizzare eccellenze milanesi e giovani talenti nel segno della creatività e dell’innovazione». (Quotidiano.net 15.01.16)