SCUOLA E IMPRESA: L’ALTERNANZA C’È

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Anno di pubblicazione: 2016

Schermata 2016-06-20 alle 11.39.54CARPI – Sono 342 i ragazzi dell’istituto Meucci che, nel corso dell’anno scolastico 2015/2016, hanno portato a termine un’esperienza di stage nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro prevista dal Ministero.

Lo hanno annunciato i docenti della scuola in una conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi. Le attività hanno quindi coinvolto il cento per cento degli studenti di Terza, Quarta e Quinta dell’indirizzo professionale e le Terze e Quarte del tecnico, che sono stati accolti in aziende locali (tra Liu•Jo, Twin Set, Angelo Po, Cmb), associazioni di categoria, sindacati, compagnie di assicurazione e studi di commercialisti. L’esperienza, della durata di tre settimane, è un’occasione fondamentale per i giovani di testare le proprie capacità e misurare la propria attitudine in un ambiente di lavoro.

«Per noi è stato più facile adeguarci alle nuove direttive ministeriali perché non partivamo da zero – spiega Alessandro Smerieri, docente coordinatore dell’alternanza –. Nello stabilire le destinazioni cerchiamo sempre di tenere conto delle specificità degli indirizzi di studio e dei ragazzi stessi, in modo da creare un percorso che sia il più caratterizzante possibile».

Alla conferenza è seguito un momento di dibattito sul valore dell’alternanza per i ragazzi e per le aziende stesse, a cui hanno partecipato Adamo Neri, di Confindustria Carpi, Gianpiero De Giacomi dello studio Cogeas e Armando Tommasini di Unicredit. «E’ un esperienza fondamentale: i ragazzi hanno bisogno di capire come funziona il mondo del lavoro – commenta Neri –. Ma devono anche essere molto duttili ed essere pronti a lavorare sodo».

Durante il dibattito è intervenuto anche il responsabile uscente di Cisl Carpi, Roberto Giardiello, che ha aggiunto: «Tramite questo progetto ho visto ragazzi davvero preparati che si sono rivelati una risorsa. La loro presenza è peraltro un’occasione per noi di testare la nostra organizzazione, crescere e migliorare con loro». (Valentina Po)

VOCE, 16 giugno 2016