LA RUSSIA è UN MERCATO FONDAMENTALE per l’abbigliamento

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Anno di pubblicazione: 2015

La Russia resta un mercato molto importante per la moda italiana. La ricerca di prodotti e dello stile made in Italy da parte della popolazione prosegue anche se la situazione economica, le sanzioni, il conseguente calo dell’export e la debolezza del rublo hanno reso la vita difficile alle aziende nostrane. Insomma, vale la pena di investire ancora su questo mercato dalle grandi potenzialità.

“C’è una partita da giocare ma noi siamo un po’ troppo timidi, bisogna andare avanti, dobbiamo lavorare sull’innovazione. Dobbiamo segnare il territorio”, ha detto ieri, a Milano, Francesco Morace, presidente di Future Concept Lab che ha curato un’analisi sociologica dei consumatori e dei trend d’acquisto, effettuata su alcune città sempre più rappresentative nel panorama russo (Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Novosibirsk). 

L’export di abbigliamento dall’Italia alla Russia da gennaio ad agosto 2015 ammonta a 590 milioni di euro

L’analisi fa parte di una progetto di Sistema moda Italia e dell’Agenzia Ice, con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico che, nel 2015, hanno realizzato un programma speciale sulla Federazione Russa. Il mercato, con un bacino di 146 milioni di potenziali consumatori, costituisce uno dei principali sbocchi per il fashion made in Italy.

Numeri alla mano, il valore dell’export di abbigliamento dall’Italia alla Russia da gennaio ad agosto 2015 ammonta a 590 milioni di euro, confermando l’Italia, al secondo posto tra i principali fornitori, dopo la Cina.

Ieri, a Milano, è stato presentato un aggiornamento della ricerca sociologica effettuata in primavera. Per Stefano Festa Marzotto, consigliere dell’area promozione e internazionalizzazione di Sistema moda Italia, “negli ultimi dieci anni l’export della filera è passato da trenta a 60 percento. Il mercato italiano ed europeo si riprenderanno ma è fuori che emerge l’emergenza di consumo, l’esigenza psichica di consumo”. I Paesi dove bisogna puntare, quindi, sono fuori dai confini europei, è la Russia è uno di questi. 

In questa ottica la ricerca di Future Concept Lab, mostra nel dettaglio come il mercato stia crescendo anche da punto di vista culturale: la domanda di prodotti premium, di capi dell’eccellenza italiana, infatti, si sta espandendo anche alle zone più periferiche della Russia.

I temi emersi, in termini di gusto e di stile dall’osservazione delle 4 città selezionate: Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Novosibirsk, sono stati quindi presentati nel rapporto, partendo dalle specificità della Russia e poi collegati agli orientamenti generazionali più rilevanti: l’affinità visionaria per la tendenza Eccentric me, molto forte sui teenager; la dignità personale per la tendenza blooming opulence per le sense girl; il magnetismo nostalgico per la tendenza geometrical mood per le singular women e, infine, il confronto coordinato per la tendenza priceless details per il mercato del nuovo lusso.

“L’indagine sociologica condotta nelle principali città russe ha restituito un panorama in evoluzione, al di là delle logiche che già conoscevamo, e che apre nuove opportunità per le aziende italiane. L’osservazione dei nuclei generazionali, soprattutto dei più giovani, diventa essenziale per intercettare le nuove sensibilità di un mercato tanto inquieto quanto stimolante in termini di consumi di crescente qualiità””, ha spiegato Morace, presidente di Future Concept Lab.

“Siamo molto contenti dei risultati ottenuti e, assieme all’Agenzia Ice, con cui abbiamo una partnership consolidata, contiamo di continuare a lavorare assieme su questa Federazione che da sempre apprezza il nostro Paese e il nostro stile di vita”, ha aggiunto Festa Marzotto.

 (Fashion United 11.12.15)