Moda : un Polo della Creatività per Carpi

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Anno di pubblicazione: 2015

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La Gazzetta di Carpi, 27.11.15

Stanziate le risorse per Formazione, co-working, laboratori di ricerca, start up.

È destinata a diventare una “città della moda”, un punto di riferimento per le aziende dell’abbigliamento perché di qui passeranno istruzione, laboratori, centri di formazione. Il Polo della Creatività avrà sede nella Polisportiva Dorando Pietri, in via Nuova Ponente, e il progetto è stato approvato dal Comune. Le risorse (2 milioni di euro) arrivano da maggiori entrate e minori spese: 800 mila euro i fondi messi a Bilancio per il 2015 (400mila arrivano da entrate proprie e il resto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi) e un milione e 200mila euro per il 2016. Per metà le risorse stanziate per quest’anno serviranno a trasferire all’ente locale il diritto di superficie concesso alla Polisportiva fino al 2031: sono stati indicati 370mila euro ma sarà l’Agenzia del Demanio di Bologna a verificare le stime comunali. «Lo studio di fattibilità del Polo della Creatività prevede di collocare qui la sede carpigiana del Centro per l’Istruzione degli Adulti (ex Ctp, spesa prevista 430 mila euro) – spiega il vice sindaco Simone Morelli – di spazi di formazione, promozione e documentazione destinati a Formodena, all’atelier Carpi Fashion System, a Democenter-Sipe, al Centro di documentazione Labirinto della Moda. Inoltre qui sono previsti spazi per il co-working (spazi di lavoro comuni) per le imprese giovani e il cosiddetto Fab-lab (che comprende laboratori di ricerca e innovazione e officine di fabbricazione digitale con stampanti 3D)». Il polo si svilupperà su un’area di oltre duemila metri quadrati nell’edificio della polisportiva. Gli spazi di coworking e Fab lab saranno il cuore di piccole attività di impresa di giovani imprenditori creativi privi di risorse proprie e della realizzazione di prototipi mediante stampanti 3D. La sezione dedicata all’archivistica raccoglierà in un unico spazio la documentazione relativa alla nascita e alla crescita del distretto, a partire dal 1950. Mentre sarà compito di Democenter favorire lo sviluppo dell’innovazione attraverso la ricerca di start up o spin off universitari che permettano alle aziende del distretto di colmare gap tecnologici. «L’idea fondamentale – dice Morelli – è quella di collocare in un unico luogo tutte le esperienze virtuose maturate nel settore del tessile e dell’abbigliamento». Il polo, che ha tra i partner anche l’unione dei Comuni delle Terre d’Argine, dovrà sostenere l’internazionalizzazione di un distretto che già oggi esporta il 36% della pro-uzione e ospitare tutte le attività formative che vengono realizzate da ForModena. Il distretto carpigiano è guidato dai big, grandi marchi come Liu Jo, Twin Set, Blumarine. Aziende leader che hanno fatto del marchio il proprio punto di forza e sviluppano da sole il 67% dei ricavi totali.

Serena Arbizzi