Aziende soddisfatte, molti buyer stranieri e orgoglio di appartenenza. Dopo l’edizione a Villa Ascari quella appena chiusa ha segnato un salto di qualità. La citazione significativa: il cliente inglese che ha detto di aver ritrovato l’energia della Carpi di 25 anni fa. Il fatto nuovo è la convinzione che fare sistema alla fine dà risultati. E c’è chi spera che Carpi possa entrare nel circuito fieristico che conta.
CARPI – I dati ufficiali non sono ancora disponibili ma si parla di edizione record per Moda Makers, la manifestazione di moda che si è svolta in piazzale Re Astolfo dal 15 al 17 novembre alla quale hanno aderito 44 aziende: 38 del distretto locale e 6 da fuori regione che hanno presentato circa seimila creazioni della stagione autunno-inverno 2017-18. Secondo i primi feedback l’affluenza ha fatto registrare più di 800 visitatori, molti dei quali operatori commerciali, buyer e distributori stranieri, soprattutto asiatici (Giapponesi e Cinesi), ma anche nordeuropei, tedeschi, spagnoli e russi.
Grande soddisfazione da parte degli organizzatori – Expomodena, il Consorzio unitario di Lapam e Cna, per conto delle associazioni promotrici Cna, Confindustria e Lapam, con la collaborazione di Promec e di Carpi Fashion System, il progetto coordinato dal Comune di Carpi con il contributo economico della Fondazione CR Carpi – ma anche degli imprenditori che hanno “scommesso” su questo evento, mettendosi in gioco e facendo sistema tra loro. Tutte le aziende partecipanti hanno infatti condiviso un database con i nominativi dei loro clienti stranieri, che sono stati invitati a Moda Ma-ers. L’obiettivo della rassegna, vale a dire di promuovere il distretto carpigiano e di renderlo appetibile per i buyer internazionali, si può quindi considerare pienamente raggiunto.
Anche la “macchina” organizzativa ha funzionato bene: dalla nuova location, una tensostruttura di 1.250 metri quadrati allestita in piazzale Re Astolfo ai servizi offerti come il pranzo a buffet a Palazzo dei Pio (ottimo, a detta di molti), il bar e l’angolo degustazioni all’interno della fiera. Anche l’accoglienza degli ospiti non è stata da meno, curata nei minimi dettagli con convenzioni con hotel, ristoranti, taxi, auto con conducente e navette da e per la stazione AV Mediopadana di Reggio Emilia.
Abbiamo visitato il salone nel secondo giorno di svolgimento, raccogliendo pareri e impressioni tra gli stand. Quella che fino a qualche mese fa era una scommessa, oggi è diventata una certezza.
«Sta andando bene, la clientela è internazionale, il “contenitore” è minimalista ma ideale per mettere in mostra le collezioni che sono le vere protagoniste – afferma Fabrizio Stermieri, titolare di Paola Davoli Knitwear –. Ringraziamo le associazioni che hanno davvero fatto il massimo riuscendo ad aggregare le aziende ma soprattutto a organizzare un evento che fa del suo punto di forza l’attenzione verso i clienti e i visitatori. Pensiamo già alla prossima edizione».
Soddisfazione anche da parte di Giulia Carretti di Sea, che ha partecipato con la linea donna “She Wise” e una parte delle collezioni maschili “Wise Guy” e “Bellwood”. «Ho notato molti stranieri, soprattutto giapponesi, norvegesi, francesi, spagnoli e arabi – dice –. Abbiamo “agganciato” diversi contatti, ma i risultati si vedranno più avanti nel tempo. La prima edizione di maggio è stata molto proficua, speriamo lo sia anche questa».
Ha “debuttato” sulla scena con Moda Makers, A. Lisa Mood, marchio di abbigliamento per giovane signora nato soltanto un mese e mezzo fa. «È la nostra prima fiera in assoluto. Stiamo lavorando bene, ma per noi ovviamente sono tutti contatti nuovi – dichiara Alberto Paini, titolare insieme alla moglie Denise La Frazia –. Il nostro è un prodotto di maglieria made in Carpi realizzato con materiali italiani e puntiamo molto ai mercati stranieri come Austria, Germania, Grecia, Spagna, Giappone, Usa e Canada. Era ora che si organizzasse una fiera qui a Carpi, ci voleva proprio».
Cesare De Paoli, titolare insieme alla moglie Donatella Lugli di Spruzzi, azienda di Campogalliano a cui fa capo il marchio di abbigliamento femminile Donatella De Paoli, sottolinea la “qualità” dei buyer presenti in era. «Siamo un po’ fuori posto perché noi vendiamo al dettaglio – spiega De Paoli –, ma questo salone si sta dimostrando interessante: in giro ho notato compratori che operano a un livello superiore rispetto ai soliti grossisti che frequentano fiere di questo tipo. Abbiamo “seminato” e ottenuto diversi contatti, staremo a vedere».
Prima volta a Moda Makers anche per Dielle Knitwear, azienda carpigiana che produce abbigliamento femminile giovane e di tendenza per conto terzi. «Questa fiera è una bella idea, è giusto “spingere” Carpi – commentano Giorgia Galli e Morena Poletti, socie insieme a Marco Di Lorenzo –. Noi siamo presenti in Italia e all’estero e in questi giorni abbiamo notato tanti buyer stranieri».
Tra le new entry anche Glò di Moda, marchio carpigiano dal gusto originale, contemporaneo e cosmopolita che fa capo all’omonima azienda di proprietà di Gloria Pedretti e Loris Bigarelli. «Negli ultimi anni abbiamo partecipato al “fuori salone” di Modaprima esponendo in un hotel vicino alla fiera. So che non è molto corretto – ammette Ester Trasente, responsabile commerciale –, ma il costo era diventato troppo oneroso. Quest’anno abbiamo deciso di non andare a Firenze. Moda Ma- kers è un’ottima vetrina per Carpi e un bel modo per valorizzare il territorio e le sue eccellenze. Certo, la location non è paragonabile alla Stazione Leopolda di Firenze, ma la fiera è riuscita bene: alcuni imprenditori si sono dati molto da fare e ho ottenuto ottimi feedback dai clienti. Speriamo che diventi il salone di riferimento in Italia per questo settore specifico. Le premesse ci sono tutte».
Secondo Anna Giovinazzo, titolare di Mr. Giuly Mode, Moda Makers ha grandi potenzialità. «Se i clienti si abituano a venire a Carpi – spiega – può diventare un appuntamento fisso destinato a ingrandirsi. Il fatto di “giocare in casa” per noi è sicuramente un vantaggio, non credo che torneremo più a Modaprima».
«Abbiamo notato molto movimento e soprattutto gente che è tornata a Carpi con entusiasmo dopo tanti anni – rivela Paola Casarini, responsabile commerciale di Rosso Perla, l’azienda dei genitori Maria Cristina Bulgarelli e Severino Casarini –. Un nostro cliente inglese ci ha detto che grazie a questa fiera ha rivissuto l’energia che c’era 25 anni fa. Credo che sia una conferma importante per la nostra città, un segnale che ha ancora una sua identità riconosciuta a livello internazionale. E che le cose belle si possono organizzare anche in provincia».
Secondo Tamara Gualandi, titolare di Donne da Sogno, nonché presidente di Cna Federmoda, Moda Makers ha offerto un’occasione di visibilità a numerose aziende del distretto. «Ci sono tante piccole realtà che fanno prodotti di eccellenza che grazie a eventi come questo riescono a trovare un loro spazio a un prezzo contenuto. Ma soprattutto – conclude – è importante il concetto di fare squadra tra noi imprenditori, di valorizzare il territorio e di credere nel successo della nostra città».
Appuntamento quindi alla prossima edizione che si terrà a maggio. E che, con un eventuale un boom di adesioni che necessita una location più spaziosa, potrebbe addirittura approdare in piazza Martiri. Mercato permettendo. (Claudia Rosini)
VOCE, 24 novembre 2016