La rivoluzione di MILANO UNICA: location e nuovi progetti

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Anno di pubblicazione: 2016

VOCE, 15 settembre 2016

MILANO New beginning per Milano Unica. Il salone dei tessuti e degli accessori ha mandato in scena dal 6 all’8 settembre la sua prima edizione nei padiglioni di Rho Fiera dopo il trasferimento dal Portello di Fiera Milanocity.

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La “rivoluzione” ha riguardato non soltanto la location, ma anche gli eventi e il layout con progetti nuovi che danno risalto alla moda e alla creatività. Come On Board, una mostra con l’esposizione dei moodboard di 19 griffe italiane accanto alle collezioni che hanno ispirato. Tra queste, accanto a nomi del calibro di Fendi, Trussardi, Prada, Valentino e Versace, anche la carpigiana Blumarine. La mostra, curata da Simone Marchetti, migrerà in via Tortona in occasione della settimana della moda a fine settembre.

La 23esima edizione della rassegna che riunisce tre manifestazioni (Moda In, Shirt Avenue e Idea Biella) si è svolta in un clima di generale soddisfazione. Oltre alla nuova location, bella e spaziosa, la fiera si è presentata anche con una nuova immagine, di grande impatto, preparandosi per una nuova sfoda, vale a dire riuscire ad anticipare le date di svolgimento delle prossime edizioni del 2017: a luglio anziché a settembre e a gennaio anziché febbraio. I dati ufficiali parlano di un aumento degli espositori rispetto all’anno scorso e di una buona affluenza di visitatori (circa seimila) per tutte e tre le giornate. Milano Unica insomma si conferma la più importante fiera italiana dei tessuti e degli accessori. Nei giorni scorsi sotto i riflettori c’erano le novità e le tendenze per l’autunno-inverno 2017-18 presentate da 442 espositori (di cui 139 stranieri). Tra questi, alcuni carpigiani: Astarte, Baronet, Cadicagroup, Fantasie Tricot, Gruppo Dondi, Graf&Co, Reca Group, Staff, Texcart, Texil e Ulisse. Confermati, anche in questa edizione, i due Osservatori dedicati alla moda giappo- nese e coreana con, rispettivamente, 39 e 21 aziende.

Per quanto riguarda le tendenze i temi principali sono l’eleganza e la rappresentazione artistica. A simboleggiare questo concetto di eleganza atemporale è stata scelta l’arte come fonte perenne di ispirazione. In questo senso l’eleganza è armonia e purezza, precisione e sobrietà, leggerezza ed essenza. L’eleganza è movimento, quello creato dall’artista quando con un taglio netto divide la tela, quello di un architetto quando con la sua mina disegna linee di fuga per il suo progetto oppure quello del tessitore che con il tatto soppesa i tessuti capendone la struttura. La si scopre ovunque, l’eleganza. In un gesto semplice, nelle forme della natura, nella casualità di certi eventi ma soprattutto la si ritrova nel cuore della creatività dell’uomo. Nessun tema astratto, quindi, per definire le tendenze di Milano Unica per il prossimo autunno inverno 2017-18, ma nomi reali di persone la cui creatività e genialità, internazionalmente riconosciuta, rappre- sentano un mondo di riferimento concreto, ovvero una fonte d’ispirazione per l’ideazione di nuove trame e orditi, e per la creazione di inediti accessori.

«Le tendenze moda si sviluppano attraverso il lavoro di sei grandi artisti e creativi che hanno rappresentato con le loro opere l’essenza dell’eleganza – spiega Emanuela Contini, consulente di moda carpigiana – snodandosi lungo tre per- corsi caratterizzati da colori e materiali particolari, contraddistinti dalla genialità e dalle caratteristiche dei diversi artisti».

L’artista Alberto Burri e l’architetto Renzo Piano portano a riflettere sulla potenza delle materie prime e sulla loro poetica capacità di trasformazione che in termini tessili e di accessori significa massima elaborazione e sperimentazione per arrivare a filati, bottoni, etichette, bordature sofisticate, piacevoli al tatto, così ricchi da sembrare architetture con toni freddi, metallici con tocchi di arancio e azzurro polvere. L’italiano Lucio Fontana e il giapponese Katsushika Hokusai sono invece definiti l’alfa e l’omega dell’eleganza. Il bianco e il nero della perfezione del Tao: l’Italia e il Giappone, lo spazio e la natura. I tagli netti si contrappongono alle volute delle onde marine affascinanti e tempestose. «Largo quindi a ricami, laserati, sovrapposizioni – aggiunge –, moderne geometrie per le stampe e giochi di lucido e opaco per un’immagine molto moderna che si declina nei colori bianco, nero, antracite e malva».

L’ultimo “scontro” creativo è tra il designer Walter Albini e l’architetto milanese Piero Portaluppi e si concentra sulla visione sulle linee e i dettagli, sul classico rinnovato ma in chiave meno seriosa e più contemporanea con giochi di simmetrie e stampe. «Questo percorso rievoca l’atmosfera degli anni Venti e Trenta e un nuovo liberty razionale ed essenziale – prosegue –. Gli abbinamenti sono sempre tono su tono, delicati e ironici per le stampe. Abbondano gli accessori in velluto, i ricami floreali e geometrici mentre i toni spaziano dal mastice al lilla, dal cipria all’ocra e all’avio chiaro. I codici dell’autunno-inverno 2017- 18 – conclude – dialogano tra passato e presente, tra arti e mestieri, tra tradizione e contemporaneità, tra occidente e oriente». (Claudia Rosini)